Il viaggio del cuore
Pellegrini nei luoghi legati alla devozione del Sacro Cuore
di don John D'Orazio - pubblicato il 10/12/2024
Stiamo per celebrare l’Anno Giubilare, che è una grande celebrazione della misericordia di Dio verso gli uomini. E una delle espressioni visive di questa misericordia è proprio l’immagine del Sacro di Gesù. Quale modo migliore per vivere la spiritualità del Giubileo, che non ripercorrendo, fisicamente o idealmente, i luoghi legati alla devozione del Sacro Cuore di Gesù.
Il 24 ottobre 2024, il Santo Padre Francesco donò alla Chiesa una lettera enciclica intitolata “Dilexit Nos” (“Ci ha amati”) sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo, con la quale riassume la storia della devozione al Sacro Cuore di Gesù ed il suo significato teologico e spirituale per i cristiani. Con riferimenti al significato del “cuore” nella filosofia antica e moderna, nella letteratura, e nell’esperienza spirituale di tanti santi e congregazioni religiose, il Papa indica la necessità di “ritornare al cuore” in una società liquida segnata dal consumismo: l’essere umano «rischia di smarrire il centro, il centro di se stesso». «L’uomo contemporaneo, infatti, si trova spesso frastornato, diviso, quasi privo di un principio interiore che crei unità e armonia nel suo essere e nel suo agire. Modelli di comportamento purtroppo assai diffusi ne esasperano la dimensione razionale-tecnologica o, all’opposto, quella istintuale». Manca il cuore. (Papa Francesco, "Dilexit Nos", n. 9. Di seguito indicato con "DN").
Sono belli anche i riferimenti alle esperienze umane che danno poesia alla vita, per esempio l’apprendistato culinario di un fanciullo con la nonna nel focolare domestico, o il sorriso provocato da una barzelletta, o la contemplazione della bellezza della natura che segna il nostro bagaglio di esperienze.
Quando partiamo in pellegrinaggio, andiamo alla ricerca del cuore. Apriamo gli occhi alla bellezza della natura in tanti paesi del mondo. Condividiamo con una comunità di persone che viaggiano insieme con noi esperienze di fede e di cultura che ci allargano il cuore e ci permettono di avvicinare il cuore alle culture e ai luoghi che visitiamo. Partire in pellegrinaggio verso i luoghi segnati dalla devozione al Sacro Cuore di Gesù fa sì che possiamo sentire anche noi oggi quel tocco della tenerezza di Dio che “non ci ama a parole, si avvicina e nel suo starci vicino ci dà il suo amore con tutta la tenerezza possibile” (DN n. 36).
Santa Gertrude di Helfta
Germania
Percorrendo la Germania del nord, tra la Sassonia, l’Assia, e la Vestfalia, incontriamo alcune delle prime figure a propagare il culto al Sacro Cuore di Gesù. Santa Gertrude di Helfta, detta la “Grande”, nacque ad Eisleben in Germania nel 1256, la stessa città che darà i natali a Martin Lutero, e divenne monaca cistercense alla scuola di Santa Matilde de Magdeburgo nel vicino monastero di Santa Maria di Helfta ( Kloster St. Marien zu Helfta ). Fu un instancabile propagatrice del culto all'umanità di Gesù Cristo, tradotta nell'immagine del Sacro Cuore. Una sosta in questo monastero lungo un itinerario nella Germania del nord, tra Berlino e Colonia, può offrire un’esperienza di pace e serenità. Alcune sue reliquie sono custodite in Italia, nella Chiesa Madre di Santa Maria di Licodia. Il frate domenicano e poi monaco certosino Ludolfo di Sassonia (1295-1377), possibile autore del celebre libretto “Imitazione di Cristo”, trovò anch’egli nella devozione al Sacro Cuore una via per riempire di affetto e di vicinanza il rapporto con Gesù Cristo. Passò tra i monasteri di Strasburgo, di Coblenza e di Magonza; questi ultimi due si trovano nel percorso tra Colonia e Francoforte.
Francia
Similmente nella Francia del nord, un itinerario ideale legato al Sacro Cuore ci porta da Caen (ad appena un’ora da Mont Saint Michel), a Lisieux, a Montmartre nel cuore di Parigi, a Paray-le-Monial nella Borgogna, fino ad Annecy nell’Alta Savoia.
Santuario di Santa Teresa di Lisieux
A Caen, città resa memorabile da Guglielmo il Conquistatore nel sec. XI, incontriamo la figura di San Giovanni Eudes (1601-1680), i cui resti mortali sono venerati nella cripta della chiesa di Notre Dame de la Gloriette. Fondatore della Congregazione di Gesù e Maria (Eudisti), ottenne per la diocesi la celebrazione della festa del Cuore adorabile di Nostro Signore Gesù Cristo. Questa fu la prima volta che la festa venne ufficialmente autorizzata nella Chiesa. A poca distanza da Caen, nel Carmelo di Lisieux, Santa Teresa di Gesù Bambino (1873-1897), la più giovane Dottore della Chiesa, con tanta poesia elevava preghiere al Sacro Cuore di Gesù nel quale lei ha trovato il suo “ascensore” per il cielo.
Addentriamoci verso la capitale. Dove una volta si trovava un antico tempio romano dedicato a Marte, e poi fu martirizzato San Dionigi di Parigi nel sec. III, ora domina dall’alto della collina di Montmartre sulla città di Parigi una graziosa Basilica intitolata al Sacro Cuore di Gesù, luogo prediletto da grandi pittori e artisti quali Van Gogh, Modigliani, e Picasso. La costruzione della Basilica ebbe inizio nel 1873 e venne consacrata nel 1919. Dopo la Tour Eiffel e il grattacielo di Montparnasse, la Basilica è il luogo più alto della città.
Proseguendo verso sud, entrando nella Borgogna, arriviamo alla “città del Sacro Cuore di Gesù”, Paray-le-Monial. Qui nel monastero della Visitazione, Santa Margherita Alacoque (1647-1690) diede una risposta al rigorismo giansenista che era finito per misconoscere la misericordia di Dio, con le sue esperienze mistiche: “Mi scoprì le meraviglie del suo Amore e i segreti inesplicabili del suo Sacro Cuore… Mi svelò le meraviglie inesplicabili del suo puro Amore e fino a quale eccesso questo lo avesse spinto ad amare gli uomini”. La deliziosa Basilica del Sacro Cuore che sorge in questo luogo lungo il corso del fiume Borbince è un antico monastero cluniacense costruito nel sec. XII sul modello della scomparsa Abbazia di Cluny, ed è considerato uno dei più rappresentativi dell'architettura romanica francese. Nella Basilica di San Pietro a Roma troviamo un bel mosaico che raffigura le apparizioni del Sacro Cuore a Santa Margherita Alacoque.
Gesù appare a Santa Margherita Maria Alacoque. Basilica di San Pietro a Roma.
Spingendoci oltre Lione verso i confini con la Svizzera e l’Italia, arriviamo infine ad Annecy nell’Alta Savoia, cittadina diventata capitale della Controriforma guidata da San Francesco di Sales (1567-1622), vescovo e dottore della Chiesa. Numerose congregazioni religiose giunsero qui tra la fine del sec. XVI e per tutto il sec. XVII. L’esperienza spirituale di Santa Margherita di Alacoque ebbe ispirazione dall’eredità spirituale lasciata da San Francesco di Sales, fondatore del monastero della Visitazione insieme alla baronessa Giovanna Francesca de Chantal.
Per lui la devozione era ben lontana dal diventare una forma di superstizione… perché significava l’invito a una relazione personale in cui ciascuno si sente unico davanti a Cristo, riconosciuto nella sua realtà irripetibile, pensato da Cristo e considerato in modo diretto ed esclusivo… Quando si trattò di pensare a un simbolo che potesse riassumere la sua proposta di vita spirituale, egli concluse [rivolgendosi alla baronessa de Chantal]: «Ho dunque pensato, mia cara Madre, se siete d’accordo, che dobbiamo prendere come nostro stemma un unico cuore trafitto da due frecce, racchiuso in una corona di spine».
Polonia
A Cracovia, sorge il Santuario della Divina Misericordia di Łagiewniki, dove sono venerati i resti mortali di Santa Faustina Kowalska (1905-1938), l’Apostola della Divina Misericordia, la quale ebbe un forte influsso su Papa Giovanni Paolo II, che la beatificò nel 1993 e la canonizzò nell’anno 2000 durante il Grande Giubileo. Seguendo il desiderio di Santa Faustina, San Giovanni Paolo II istituì la festa della Divina Misericordia fissandola alla Seconda Domenica di Pasqua; è significativo che lo stesso Papa sia poi venuto a mancare proprio alla vigilia della Festa della Divina Misericordia, il 2 aprile 2005.
Santa Faustina Kowalska
Belgio
Infine possiamo ricordare la Basilica Nazionale del Sacro Cuore situata a Bruxelles, nel Belgio. Nel 1902, il re Leopoldo II visitò la Basilica del Sacro Cuore a Parigi, e ne rimase ispirato. Decise così di costruirne una in stile neo-gotico sulla collina Koekelberg di Bruxelles e la prima pietra venne posta nel 1905, nel 75° anniversario dell’indipendenza del Belgio. La costruzione venne completata in stile Art Deco e consacrata nel 1935 e poi nuovamente nel 1951 a lavori terminati. Papa Giovanni Paolo II beatificò San Damiano di Veuster (conosciuto come “Damiano di Molokai”, l’apostolo dei lebbrosi nelle isole Hawaii) in questa Basilica nel 1995. È uno dei più grandi edifici in stile Art Deco al mondo e una delle più grandi basiliche al mondo.