Jubiläum 2025

Vorschläge für Besuche und Unterkünfte in Rom mit OMNIA Vatican&Rome

IL GIUBILEO e LE INDULGENZE

Il Giubileo è un’istituzione della Chiesa Cattolica che risale al 1300 con Papa Bonifacio VIII. Interessante è sapere che il primo Giubileo è stato invocato dal popolo di Dio al passaggio del nuovo secolo dal 1299 al 1300 per chiedere una indulgenza “pienissima” della remissione della pena per i peccati commessi. L’«indulgenza» è un dono straordinario: con il sacramento della Confessione o Riconciliazione, viene cancellata la colpa (il peccato commesso), e con l’indulgenza viene annullata anche la pena da scontare in purgatorio. La prima indulgenza plenaria fu applicata proprio da Cristo stesso sulla croce quando si rivolse al buon ladrone con le seguenti parole: “In verità ti dico: oggi sarai con me in Paradiso” (Lc 23,43).

Papa Francesco dichiara che il dono dell’Indulgenza “permette di scoprire quanto sia illimitata la misericordia di Dio. Non è un caso che nell’antichità il termine «misericordia» fosse interscambiabile con quello di «indulgenza», proprio perché esso intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini” (Spes non confundit, 23). L’Indulgenza, dunque, è una grazia giubilare. Potranno ricevere l’indulgenza i fedeli “veramente pentiti”, “mossi da spirito di carità”, “che, nel corso del Giubileo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione – si legge nel testo – pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice”. L’indulgenza potrà essere applicata “in forma di suffragio alle anime del Purgatorio”. 

Quali sono le condizioni per ottenerla?

Per ricevere il dono dell’indulgenza plenaria è necessario adempiere tre condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Si richiede inoltre che sia escluso qualsiasi affetto al peccato anche veniale. Se manca la piena disposizione o non sono poste le predette tre condizioni, l’indulgenza è solamente parziale.

Nota bene: il Sacramento della Riconciliazione può essere ricevuto anche otto giorni prima o dopo l’atto indulgenziato che si riceve.

LE BASILICHE PAPALI

Basilica di San Pietro in Vaticano

La Basilica di san Pietro è il centro ideale del Cristianesimo, la sede dei successori di Pietro.

Nel cuore profondo della Basilica si venera la tomba del principe degli Apostoli, martirizzato nel 67 d.C. nel Circo di Nerone che qui si estendeva e qui sepolto nella nuda terra dai pii cristiani. Nel corso dei secoli l’amore della Chiesa a Pietro ha fatto più bello e grande questo luogo, partendo dalla prima sepoltura per arrivare fino alla Basilica con la sua maestosa cupola ed alla piazza con il suo colonnato, come appaiono oggi.

Qui la devozione ed il genio architettonico ed artistico di tanti uomini come Michelangelo, Bernini e Raffaello, ha creato un luogo unico ed irripetibile di bellezza e grandezza dove i cristiani di tutto il mondo oggi possono riunirsi insieme e pregare Cristo ed onorare Pietro e la Chiesa su di lui fondata.

 

La Basilica Papale di Santa Maria Maggiore

La Basilica Papale di S. Maria Maggiore è il cuore mariano della Città Eterna, consacrata alla Madre di Dio, e considerata da sempre la Betlemme di Roma per le memorie e le reliquie collegate alla vita della Vergine ed alla nascita di Gesù che essa racchiude, come la Sacra  Culla e il primo Presepio marmoreo opera di  Arnolfo di Cambio.

La sua nascita nel 358 d.C. è legata all’evento miracoloso di una nevicata, in pieno agosto sul colle Esquilino, annunciata in sogno da Maria a Papa Liberio e al patrizio Giovanni che qui costruiscono una chiesa alla Vergine.

Papa Sisto III trasforma poi la prima chiesa per celebrare il riconoscimento di Maria come Theotókos, cioè Madre di Dio, da parte del Concilio di Efeso del 431 d.C..

Abbellita attraverso i secoli, Santa Maria Maggiore custodisce oggi una delle più venerata icone di Maria, la Salus Populi Romani. 

 

L’Arcibasilica del SS.mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista

La Basilica di San Giovanni in Laterano è la cattedrale di Roma di cui il Papa è il Vescovo.

Essa è riconosciuta come “Madre e capo delle chiese di Roma e del mondo”, essendo la chiesa più antica dell’Occidente voluta da Costantino nel 313 d.C. come ringraziamento per la protezione ricevuta da Dio nello scontro con Massenzio nel 312 d.C..

All’inizio essa fu dedicata al Santissimo Salvatore, ma al suo titolo nei secoli sono stati aggiunti San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista.

Oggi tuttavia essa è nota a tutti solo come San Giovanni in Laterano, dal nome dell’area dell’antica Roma sulla quale fu costruita. La Basilica, come la vediamo oggi, è il frutto del profondo rinnovamento voluto da Innocenzo X Pamphili in occasione del Giubileo del 1650, e affidato a Francesco Borromini.

 

San Paolo fuori le Mura

La Basilica di San Paolo fuori le mura accoglie le sacre spoglie di San Paolo, l’Apostolo delle Genti. Condannato a morte nel 67 d.C., viene decapitato, alle Acque Salvie, sulla Via Laurentina.

Il corpo del santo viene sepolto qui sulla Via Ostiense in una necropoli pagana. Sulla sua tomba, Costantino costruisce una prima basilica poi ingrandita dagli imperatori Teodosio, Valentiniano II, Arcadio ed Onorio.  Nel luglio 1823 l’antica Basilica viene duramente devastata da un furioso incendio.

La ricostruzione terminata nel 1854 da Papa Pio IX, ha portato la Basilica al suo aspetto attuale. Questa basilica è un inno all’immensa opera di evangelizzatore di San Paolo le cui riflessioni teologiche e pastorali, affidate alle sue 14 lettere, hanno alimentato e ancora oggi alimentano spiritualmente in maniera unica tanti cristiani.

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