India e Nepal

Arrivo in prima mattinata. Trasferimento in albergo e sistemazione in camera. Dopo la piccola colazione, giornata interamente dedicata alla visita della capitale indiana. Delhi, metropoli di oltre 18 milioni di abitanti che diventano quasi 28 milioni se si considerano anche i quartieri satellite delle sue periferie.

Nonostante il traffico intenso e l’infinita umanità che a tutte le ore sciama tra le sue arterie a più corsie e percorre le sue tipiche sopraelevate, Delhi è una città molto vivibile, disseminata di parchi verdi, ricca di fascino, storia e spiritualità.

Qui convivono i monumenti austeri dell’amministrazione statale, in stile britannico ed i palazzi iper-moderni della finanza e della tecnologia, emblemi di una nuova India dinamica proiettata nel futuro e nel benessere economico. Qui convivono i simboli delle diverse religiosità su cui si fonda la società indiana, da quella islamica a quella sikh passando per la dominante componente induista.

Si inizia la visita con il giro panoramico in pullman del quartier coloniale ed ammnistrativo con i palazzi governativi e la famosa India Gate. Si prosegue la visita al Mausoleo di Safdarjung e alla fine la visita del complesso Qutub che contiene capolavori dell’arte indo-islamica e resti di civiltà molto più antiche. Il suo fulcro è il Qutub Minar, un minareto finemente decorato che risale ai primi anni del 1200. Il complesso comprende anche due moschee, una delle quali, la Quwwatu’l-Islam, è la più antica moschea nel nord dell’India.

Rientro in albergo, cena e pernottamento.

Si inizia la giornata con la visita di Old Delhi, intricato dedalo di viuzze che sfocia di fronte alla Jama Masijd, la moschea più grande dell’India in grado di ospitare fino a 20.000 fedeli.

Si prosegue con la visita al memoriale Raj Ghat dedicato al Mahatma Gandhi e situato in un tranquillo giardino presso il fiume Yamuna, una sorta di oasi pacifica nel caos della metropoli: non è possibile comprendere l’India contemporanea senza riconoscere il ruolo fondamentale del suo padre fondatore. Pranzo. Dopo il pranzo partenza in pullman per raggiungere Agra (204 Km che si percorreranno in circa 4 ore).  Arrivo ad Agra, sistemazione in albergo cena e pernottamento.

Piccola colazione. Presto al mattino, visita del superbo Taj Ma­hal, un inno all’amore che traduce in forme l’assoluta bellezza dell’indicibile. Simbolo principale dell’architettura Moghul e dell’India, costruito a partire dal 1632 dall’imperatore Moghul Shah Jahan in marmo bianco e pietre semipreziose. Situato all’estremità di un bellissimo giardino chaharbagh, ovvero diviso in quattro zone come vuole la tradizione islamica, il Taj Mahal svetta sulle rive della Yamuna in tutta la sua maestosità con i quattro minareti ai lati della piattaforma di marmo bianco.  Vsita della casa delle Missionarie della Carità di Madre Teresa.

Il giardino adorno di vasche, fontane aiuole e piante, è attraversato da canali. Proseguimento con la visita del mausoleo Itimad ud Dhaula e del Forte Rosso, Lal Qila, una delle meraviglie dell’arte Moghul edificato da Akbar “il grande” a partire dal 1565. A un chilometro e mezzo dal Taj Mahal sulle rive del fiume sorge il complesso di palazzi e giardini reali che ospitò per molti anni i sovrani Moghul. La cittadella fu edificata da Akbar a partire dal 1565 sulle fondamenta del vecchio forte della dinastia Lodi e fu ampliata e modificata dai suoi successori. Il perimetro a doppia fortificazione ha mura alte fino a 20 metri, misura due chilometri e mezzo e include un fossato largo 10 metri alimentato dalle acque della Yamuna. Rientro in albergo, cena e pernottamento. ​

Piccola colazione. Partenza per visitare Fatehpur Sikri, la città abbandonata, costruita da Akbar a partire dal 1560, per farvi la capitale dell’Impero Mughal (dal 1571 al 1585). Qui dovevano convivere, sotto la sua guida, le quattro grandi religioni del mondo: Islam, Induismo, Buddhismo e Cristianesimo. La mancanza d’acqua ed altre vicissitudini storiche la fecero abbandonare pochi anni dopo la sua fondazione. Seconda sosta ad Abhaneri, un piccolo villaggio famoso per il suo tempio dedicato alla dea Harshat Mata e l’enorme pozzo a gradini, il Chand Baori, meraviglia architettonica che veniva utilizzato come serbatoio d’acqua nel periodo medievale. Proseguimento per Jaipur, capoluogo del Rajasthan, nodo commerciale e turistico: una città piena di colori, di gioia e vita, spesso definita la porta del Rajasthan. La città acquisì anche il soprannome di “Città Rosa” nel 1876, quando la visita programmata del Principe di Galles incoraggiò l’allora governo a dipingere la città vecchia in rosa terracotta, che è anche il colore dell’ospitalità per accogliere i reali. La maestosa città fu fondata nel 1727 dal Maharaja Sawai Jai Singh II che, oltre ad essere un soldato era un sovrano dedito allo studio della matematica e dell’astronomia. Arrivo e sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

Giornata dedicata alla visita di Jaipur. Dopo la prima colazione in albergo, partenza per una breve sosta fotografica ad Hawa Mahal, il Palazzo dei Venti, un edificio di cinque piani a firma di corona, con 953 finestre ed una facciata riccamente decorata, costruito con arenaria rossa e rosa.

Proseguimento per l’escursione al Forte Amber, un complesso situato in cima a una collina sul Lago Maota, costruito nel XVII secolo, esempio di architettura Rajput. Per chi lo disidera, l’ultimo tratto di salita al forte viene percorso a dorso degli elefanti e si rientrerà al parcheggio in jeep 4x4.

Visita del City Palace, un complesso di palazzi, vasti cortili e giardini, nel cuore della città rosa, costruito in soli tre anni sotto il Maharaja Sawai Jai Singh II, e dell’Osservatorio Jai Singh.

Nel 1734, anno del suo completamento, l’Osservatorio fu l’ultimo avamposto della scienza medievale. Dall’esterno, i diciotto strumenti di osservazione fissi sembrano più apparecchi da gioco che dispositivi di avvistamento ma venivano utilizzati per misurare la posizione del sole, delle stelle e dei pianeti. Costruito da Jai Singh, il primo Maharaja di Jaipur che fondò la città nel 1727, l’osservatorio è il più grande e meglio conservato tra quelli costruiti nello stesso periodo.

In serata partecipazione alla cerimonia Aarti al tempio Govind Dev Ji, una preghiera accompagnata dall’accensione delle candele che vengono offerte alla divinità. Cena e pernottamento in albergo.

Piccola colazione. Partenza per Nuova Delhi. Sosta al tempio sikh Gurudwara Bangla Sahib, al quale si accede a piedi nudi e con il capo coperto da un fazzoletto arancione in segno di rispetto: qui le cerimonie religiose e le preghiere si svolgono di continuo in una suggestiva armonia di canti, barbe lunghe e turbanti colorati. In seguito, visita al bazar locale di Janpath e del mercato tibetano.

Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

Piccola colazione. Trasferimento in aeroporto e partenza in aereo per Kathmandu. Visita ai luoghi di maggiore interesse della città. Saranno effettuate soste alla Piazza Durbar; al Palazzo della Dea Bambina, Kumari, e al meraviglioso grande stupa di Swayambhunath, che si dice antico di 2.500 anni.

Per secoli questa zona, fu un importante centro degli studi dei Sudra buddhisti.

Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.​

Piccola colazione. Giornata dedicata alle visite della valle di Kathmandu, cominciando con il sacro stupa buddhista di Swayambhunath, uno dei più antichi del mondo, situato in posizione dominante sulla cima di una collina ad ovest della città. Una scalinata di 300 gradini e in cima, spettacolare, il tempio dai grandi occhi di Buddha dipinti sui quattro lati; tutt’intorno i mulini da preghiera e una miriade di scimmie. Proseguimento per Patan. Ineguagliabile città d’arte dalle raffinate architetture, si dice essere stata fondata nel 299 d.C. ed è ricca di monumenti buddhisti e di palazzi adorni di intagli di legno e sculture. Sono da visitare: l’Hianya Varna Mahavihar, un tempio del VII secolo, il tempio Induista di Shiva, nel cortile del quale si trova una sorgente di acqua naturale, il tempio di Vishnu, ricco di antiche pitture religiose, la Piazza Durbar, una volta centro del potere dei re Malla, il Tempio di Machendra Nath del XIII secolo ed infine lo Stupa di Ashoka, uno dei quattro eretti a Patan per ricordare il pellegrinaggio di questo imperatore nella valle di Kathmandu nel 246 a.C. A seguire Pashupatinath, situata sulle sponde del fiume Bagmati, che, luogo per eccellenza delle cremazioni, può essere considerata la Benares del Nepal: un senso naturale dell’alternarsi della vita e della morte e su tutto l’animazione della vita quotidiana, con fedeli dalle lunghe collane di fiori e di incenso, venditori, mendicanti, asceti, pellegrini che si dedicano a bagni rituali.  Qui il più importante tempio hindu dalle splendide porte d’argento, dedicato a Shiva, è uno dei più sacri del Paese. Al termine sosta a Bodnath, colossale stupa di intensa suggestione. Rientro a Kathmandu, cena e pernottamento.

Partenza per Bungamati, tipico villaggio newari del XVI secolo.  Proseguimento per Bhaktpur, dove è stato girato il famoso film Piccolo Buddha. Bhaktapur è una città medioevale nella valle di Kathmandu, conosciuta come Bhadgaon o Khwopa nella lingua locale newari, che letteralmente significa la “città dei devoti”. Arroccata su un colle ad un’altitudine di 1.400 metri è una delle principali attrazioni del Nepal e della valle di Kathmandu.

Capitale culturale e artistica del Nepal, l’origine di Bhaktapur risale all’inizio del VIII secolo ed è stata la capitale dell’intero Nepal dal XII fino alla metà del XV secolo. Fino all’inizio del XVIII secolo la città venne protetta con mura di cinta e una serie di porte e portoni d’accesso. La città si estende su una superficie di 6,88 km² e ad oggi ospita circa 80.000 persone. A seguire Nagarkot, luogo ideale per godere della spettacolare vista dell’Himalaya e della vallata.

Rientro a Kathmandu e cena in ristorante tipico nepalese con spettacolo di danze tradizionali. Pernottamento.

Piccola colazione. Trasferimento in aeroporto e partenza in aereo per Roma (via Istanbul). Arrivo in tarda serata.