Giordania, dal battesimo di Gesù
alla nascita del Cristianesimo.
di don John D'Orazio - pubblicato il 14/01/2025
Nella settimana conclusa con la Solennità del Battesimo di Gesù, la Giordania è stata teatro di due momenti eccezionali. Da un lato la consacrazione, lungamente attesa, della nuova chiesa del Battesimo di Gesù nel luogo in cui Giovanni Battista battezzò il Figlio di Dio nel fiume Giordano; dall’altro, la presentazione della mostra "Giordania: l'alba del Cristianesimo", che a febbraio verrà aperta in Vaticano, dedicata alla bellissima storia che intreccia in modo impeccabile fede cristiana, cultura e il ricco patrimonio della Giordania.
Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa all'apertura delle celebrazioni
La nuova chiesa cattolica del Battesimo di Gesù
Nel fine settimana della Solennità del Battesimo di Gesù, venerdì 10 gennaio 2025 è stato un giorno di vera festa in Giordania, con grande partecipazione di popolo. Ben 6.000 persone hanno assistito alla consacrazione della nuova chiesa cattolica del Battesimo di Gesù, costruita nelle vicinanze dell’antica chiesa bizantina, per commemorare il battesimo di Gesù al fiume Giordano, nel sito evangelico di “Betania al di là del Giordano”. Gli inizi della costruzione risalgono al 2010, e sono stati necessari 15 anni per vederne il completamento. Ora, dopo un anno sofferto a causa di una guerra nelle regioni vicine che non ha minimamente toccato la Giordania, questa celebrazione, presieduta dal Cardinale Segretario di Stato del Vaticano Sua Eminenza Pietro Parolin, segna un nuovo inizio per i pellegrinaggi verso la Giordania. Il Cardinale Pizzaballa prima della cerimonia ha affermato che si tratta di un grande dono non soltanto per il popolo della Giordania, ma anche per i tanti pellegrini che torneranno a visitare la Giordania. Il 2025 segna anche un “anniversario d’argento” per i pellegrinaggi al sito del battesimo, chiamato “al-Maghtas” in arabo, inaugurati nell’anno 2000 con la storica visita di Papa San Giovanni Paolo II.
Interno della nuova chiesa cattolica del Battesimo di Gesù
La consacrazione di questa chiesa cattolica in un paese islamico è segno evidente delle buone relazioni che intercorrono tra il regno hashemita di Giordania e la Chiesa Cattolica. Il nunzio apostolico Mons. Giovanni Pietro Dal Toso ha ricordato che le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Giordania ebbero inizio circa 30 anni fa, per cui lo scorso anno il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, Mons. Gallagher, fece visita in Giordania per celebrare la ricorrenza. La Giordania si erge così a paese modello per la pacifica coesistenza di diverse fedi, tenendo conto che la presenza cristiana in terra di Giordania è una storia bimillenaria, che risale all’epoca degli stessi apostoli e che ha assistito ad una grande espansione in epoca bizantina, testimoniata dai tanti resti archeologici di chiese riccamente decorate sparse per tutto il territorio giordano. Nell'omelia pronunciata dal Cardinale Parolin durante la cerimonia di consacrazione della Chiesa, il legato pontificio ha sottolineato l'odierna vocazione dei cristiani in medio oriente ad "essere un seme di speranza, un seme piccolo, un seme circondato dal buio, ma un seme che porta frutto", e ha ricordato che proprio in questo luogo "si è aperto il cielo" nel battesimo di Gesù e pertanto proprio in questo luogo possiamo invocare "il dono della pace, quella vera, che nasce nei cuori e si diffonde in tutto il tessuto sociale".
La nuova chiesa cattolica del Battesimo di Gesù in Giordania
Giordania: l’alba del Cristianesimo
La stessa settimana in cui è stata consacrata la nuova Chiesa del Battesimo di Gesù, ha visto anche il lancio di una nuova iniziativa culturale legata alla Giordania, ma questa volta basata in Italia, a Roma. Durante una conferenza stampa organizzata dal Ministero del Turismo e delle Antichità e dall’Ente del Turismo della Giordania, la ministra Lina Annab ha infatti ufficialmente presentato una nuova mostra che sarà allestita in Vaticano, al Palazzo della Cancelleria, dal titolo “Giordania: l’alba del Cristianesimo”: a partire dal 31 gennaio e per tutto il mese di febbraio 2025, la mostra getterà luce sulla profonda eredità spirituale e storica della Giordania come luogo di nascita del cristianesimo, che ha inizio con lo stesso Battesimo di Gesù, svelando una bellissima storia che intreccia in modo impeccabile fede, cultura e il ricco patrimonio della Giordania. Informazioni e prenotazioni sul sito mostra “Giordania: l’alba del Cristianesimo”.
Mostra “Giordania: l’alba del Cristianesimo” in Vaticano
Viaggi e pellegrinaggi in Giordania
Se in quello stesso luogo, dove avvenne il battesimo di Gesù per opera di Giovanni il Battista, il popolo eletto attraversò il fiume Giordano alla guida di Giosuè per entrare nella Terra Promessa, così i cristiani seguaci di Gesù vengono immersi nelle acque del battesimo per essere condotti verso la vita eterna, la nuova Gerusalemme del cielo.
Altri siti di pellegrinaggio significativi che saranno presentati nella mostra e che i pellegrini andranno a visitare a partire da quest’anno, sono il Monte Nebo, da dove Mosè poté contemplare la Terra promessa, e dove fu poi sepolto; il Macheronte dove fu imprigionato e decapitato San Giovanni Battista per opera del re Erode; il fiume Iabbok dove il patriarca Giacobbe lottò con l’angelo di Dio; Umm Qais (noto nel Vangelo con il nome “Gadara”) che ricorda l’episodio evangelico di Gesù che scaccia il demone Legione nella mandria dei porci (che va a finire nel Lago di Tiberiade); Gerasa dove c’era una città greco-romana della Decapoli e dove furono erette ben sette chiese sotto l’imperatore bizantino Giustiniano. Anche i siti di Petra e Wadi Rum, oltre ad essere meraviglie del mondo e patrimonio UNESCO, ci ricordano le storie del libro dell’Esodo e degli antichi patriarchi. Similmente i siti di Madaba e Umm ar-Rasas presentano una ricchezza di antiche chiese bizantine con mosaici straordinari.
Territorio biblico attraversato dal popolo ebraico dove ancora oggi il pellegrino sperimenta, come il Profeta Elia, la presenza di Dio “nel silenzio della brezza del deserto” nel passaggio attraverso i suoi ampi deserti: con queste parole Opera Romana Pellegrinaggi introduce la sua nuova proposta per il 2025, con prima partenza il 25 febbraio, per il Pellegrinaggio in Giordania.
Rassegna stampa
https://www.osservatoreromano.va/it/news/2025-01/quo-008/dalla-giordania-al-vaticano.html
https://www.tv2000.it/tg2000/video/un-viaggio-nei-sentieri-sacri-della-giordania/