"Via Mundi", raccontare Roma.
di suor Rebecca Nazzaro
Raccontare Roma significa narrare la storia della Chiesa, istituzione divina e umana, che in ogni epoca ha saputo trovare, attraverso la Via pulchritudinis, lo strumento privilegiato per annunciare il Vangelo di Cristo. Ancora oggi, Roma si presenta come lo scrigno contenente un vero e proprio patrimonio di bellezza, che narra la meravigliosa storia della salvezza. Con dei brevi scritti, la Direttrice dell’Opera Romana Pellegrinaggi - suor Rebecca Nazzaro - ci accompagna alla scoperta di questa bellezza che apre i limiti del finito e spinge l’intelligenza oltre i confini del visibile, aiutandoci a cogliere una scintilla del mistero dell’amore divino.
22 agosto 2025 |
Roma “Via Mundi”, scrigno di bellezza |
La Città Eterna non è soltanto Caput Mundi, ma è anche la “Via Mundi”, una strada che partendo dal tesoro di bellezza che nei secoli la Chiesa di Roma ha creato e preservato attraverso i successori di Pietro, oggi nel terzo Millennio porta ancora al mondo e all’umanità intera. Tutto ha la sua radice nel mandato universale di Cristo, che trova in Roma e nell’Impero Romano la condizione storica della sua realizzazione iniziale: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro tutto ciò che io vi ho comandato» (Mt 28,19). Il cristianesimo porta in sé la certezza della salvezza eterna, generata dall’amore divino: è questa la vera speranza! La fede in Cristo, fin dalle origini, diventa un segno di contraddizione per la ragione umana: la fede in un Dio che si offre alla morte di croce per salvare l’uomo dal peccato, è per il mondo pagano di ieri e neopagano di oggi, pura stoltezza! La Roma delle catacombe, delle basiliche paleocristiane, delle necropoli racconta di questa speranza nel Dio affidabile di cui non ci si deve vergognare, perché morto in croce, anzi: Egli ha mostrato la sua potenza sconfiggendo la morte, mediante la Sua risurrezione. Nello scorrere dei secoli, Roma ha sempre saputo generare una cultura della bellezza, perché l’unico messaggio da comunicare, è sempre stato uno solo: Cristo con la sua morte in Croce ha riaperto all’umanità le porte del Cielo. I pellegrini di ogni secolo avvertono Roma come la Città di Dio, dove riposano i corpi dei testimoni, di coloro che sono stati ritenuti degni di entrare nel Regno dei Cieli, perché hanno avuto fede e hanno sperato nei beni eterni. A Roma vive il vicario di Cristo, successore di Pietro, il Papa, dolce Cristo in terra, così come lo chiamava santa Caterina da Siena, colui che ha ricevuto da Cristo il carisma di confermare nella verità i fratelli (Lc 22, 32). “Via Mundi” significa raccontare Roma, narrare la storia della Chiesa, istituzione divina e umana, che in ogni epoca ha saputo trovare, attraverso la Via pulchritudinis, lo strumento privilegiato per annunciare il Vangelo di Cristo. Ancora oggi, Roma si presenta come lo scrigno contenente un vero e proprio patrimonio di bellezza, che narra la meravigliosa storia della salvezza. Infatti, le grandi opere, in essa realizzate, hanno preso vita dalle mani e dall’ingegno di artisti che, attraverso le illuminate committenze papali, si sono considerati artigiani al servizio della fede e hanno saputo creare un’arte che parla di riscatto e redenzione, lasciando un patrimonio comunicativo che incoraggia questa umanità, sempre più dimentica della propria bellezza, a scoprirsi ancora una volta nella sua preziosità. Questa bellezza che apre i limiti del finito e spinge l’intelligenza oltre i confini del visibile ci aiuta a cogliere una scintilla del mistero dell’amore divino.